I prodotti realizzati sono il risultato di un lavoro di rivalorizzazione del territorio dell’Isola d’Ischia e delle sue tradizioni. Nonostante la sua natura insulare, Ischia si è sempre distinta per una profonda tradizione agricola e per la sua produzione vinicola che, già nell’Ottocento, vedeva i vini Ischitani esportati dalla Toscana al Sud America. Sebbene non esistessero distillerie, gli abitanti solevano distillare il vino artigianalmente per produrre nell’acquavite vinica i propri liquori con frutta del territorio.
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Non avendo cereali da fermentare, gli Ischitani distillavano le materie alcoliche di cui avevano disponibilità: il vino e le vinacce.
L’origine vinica dell’alcol usato, usanza presente fino a circa un secolo fa, costituiva una peculiarità di notevole importanza per i liquori ischitani, in quanto ne determinava il risultato organolettico e suggellava in maniera profonda il legame con il territorio.
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La scelta di distillare il vino per la base alcolica dei nostri liquori ha reso quindi possibile il recupero di un’antica tradizione, la valorizzazione del nostro territorio e la realizzazione di prodotti totalmente artigianali, la cui vinosità dell’alcol generato gli conferisce una straordinaria delicatezza, rendendoli unici e preziosi.
Il progetto di ricerca Distillerie Aragonesi e la fondazione della prima distilleria dell’isola d’Ischia nascono dall’incontro di sinergie tra Alessandro, distillatore, e Anna, architetto. Marito e moglie nativi di Ischia, appassionati di storia, architettura, tradizioni e sapori del nostro immenso Mediterraneo.
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La loro storia è stata magicamente raccontata da Discover Campania, dall’incontro con Don Luís in Algarve al ritorno sulla loro isola.